Intorno al 1840, i vivaisti iniziarono a ibridare le rose botaniche con le varietà da giardino. Cercavano di ottenere vigorose rampicanti e rampicanti con fiori paragonabili ai Tè e agli Ibridi Perpetui.
Questi esperimenti sono proseguiti fino ai giorni nostri, spesso con risultati meravigliosi. Queste piante, che possono essere chiamate “Secondi Ibridi”, sono spesso utilizzate dai progettisti di giardini per creare masse di fiori e dare forma a giardini e parchi.
Alcune varietà di “Secondi ibridi” si ripetono.
Di seguito elenchiamo queste rose seguendo in ordine alfabetico il nome della “specie” da cui derivano.
Iniziamo con gli ibridi di Rosa arvensis, poi proseguiamo con quelli di Rosa banksiae, Rosa bractaeata, Rosa eglanteria, Rosa foetida, fino a includere la Rosa wichuraiana. Per quanto riguarda quest’ultima rosa, diversi esperti affermano che la maggior parte delle rose conosciute come Rosa wichuraiana sono invece ibridi di Rosa luciae.