LA STORIA DEL ROSE GARDEN
Intorno al 1978 Vicky e Isabella Ducrot acquistarono una fattoria, chiamata da sempre Caselle, sulle colline Umbre che dominano il Lago di Corbara, tra Orvieto e i colli amerini.
Circondata da terre che producevano olive e grano, Caselle era precedentemente abitata da contadini con la stalla e magazzino per gli attrezzi agricoli.
I lavori di restauro della vecchia casa ne hanno esaltato le decorazioni originali e lo stile tradizionale umbro: accanto ai mobili di campagna sono stati inoltre inseriti elementi di pregio realizzati nell’antico Stabilimento di Mobili Decorativi Ducrot di Palermo, tra gli inizi del 1910 e 1930.
Le rose
A Caselle le rose sono cresciute da sempre in modo spontaneo: se ne trovano allo stato selvatico, cespugli di Rosa Canina, Sempervirens e una sconosciuta Gallica che è spuntata dappertutto.
Il giardino è stato creato senza alcuna pianificazione di specialisti paesaggisti e architetti, con lo scopo specifico di creare, come desiderio dei nuovi proprietari, “un luogo per le rose”.
Vittorio Ducrot, Vicky, lavorava nel mondo del turismo dal 1955 e gran parte del suo tempo era dedicato ai viaggi, nei quali veniva accompagnato dalla moglie Isabella.
Entrambi profondi conoscitori dei cinque continenti, appassionati della storia e dell’arte, delle tradizioni di paesi e popoli, fortemente interessati ai territori e alla biodiversità, hanno desiderato realizzare a Caselle un giardino “spontaneo”.
Dall’inizio degli anni Settanta, Vicky e Isabella iniziarono ad interessarsi alle rose, alla loro capacità di adattamento nei diversi climi e alle numerose specie presenti: i viaggi assunsero così un carattere sempre più botanico.
Con la crescita della passione per le rose, dai lunghi viaggi in Asia e Medio Oriente, riportarono talee o semi di molti esemplari come la “Lijiang Rose” dalla Cina, un ibrido di Rosa Gigantea.
Trovarono rose selvatiche in tutti i Paesi asiatici visitati: in Cina, Turchia, Siria, Giordania, Yemen, Afghanistan, Uzbekistan, Pakistan, India, Myanmar, Laos, Thailandia e in molti altri.
Dopo la scomparsa di Vicky Ducrot, avvenuta nel 2022, la tenuta di Corbara è seguita dal figlio Enrico.
“Progettare e creare un roseto è stato un modo utile per sfuggire a un’ossessione: avevo in mente la rosa ma non sapevo come rispondere alla domanda “quale rosa”? Il colore, il profumo, la forma, il portamento delle rose finivano confusi nel piccolo spazio grafico e acustico di quelle quattro lettere, come se cercassi di contare le colonne di un tempio immaginario…”
Questo è il pensiero di Isabella Ducrot che ha ispirato il Ducrot Rose Garden.
All’interno della tenuta si trova l’atelier artistico di Isabella Ducrot, dove l’artista ha realizzato i suoi primi dipinti floreali e la “Bella Terra” trovando ispirazione in ogni singolo fiore del giardino.
Il roseto
Arte & Design
Caselle ospita anche l’Atelier di Isabella Ducrot.
Le opere d’arte qui esposte sono state ispirate dai profumi, dalle forme e dai colori del roseto.